Acque sulfuree
- Durata: 90 minuti circa
- Partenza: Piancaldoli centro
- Arrivo: Giugnola, Villa delle Rose
- Indicazioni: Vi sono indicazioni nella prima parte del percorso, fino alla località Il Fiume.
L’itinerario Vi condurrà in una passeggiata nel verde lungo il percorso del Sillaro, alla riscoperta delle tre sorgenti di acqua sulfurea presenti nei pressi dell’alveo del fiume.
Il percorso parte dal centro di Piancaldoli nella piazzetta della Chiesina, e segue il tracciato della vecchia strada vicinale via delle Alve, che scendendo dalla via Provinciale sotto il fornice di una casa del centro, giunge al Ponte delle Rondanine. Questo ponte, situato in località detta Budelaccio è un’imponente costruzione in bozze di arenaria locale e, con il suo ampio arco a tutto sesto, era ancora a metà degli anni Cinquanta l’unico ponte in muratura a cavallo del Sillaro in Piancaldoli.
Non è possibile usufruire del ponte per attraversare il fiume, ma è presto visibile un guado pochi metri più avanti.
La prima sorgente di acqua sulfurea, dalla quale sgorga spontaneamente un’acqua piuttosto saporita, è nei pressi del Ponte delle Rondanine, e vi si accede tramite una scaletta affiancata da uno scorrimano; l’accesso alla fontanina è stato ristrutturato nel 2009 ad opera della Pro Loco di Piacaldoli e del Comune di Firenzuola, che ha stanziato alcuni fondi in occasione dell’iniziativa “Adotta una sorgente”.
Da qui si prosegue lungo il letto del Fiume Sillaro, e dopo circa 200 metri, in prossimità della briglia del Molin del Caporale, si attraversa e si imbocca la via del Molin del Caporale, fino al Ponte di Rio Secco, nei pressi della località Il Fiume.
Qui si volta a destra, verso il borgo della Mulina, che si attraversa fino alle Fontane del Rio della Mulina, punto nel quale si volta a sinistra. Questa borgata è alquanto caratteristica e offre scorci interessanti come l’acqua che scorre sotto l’arco accanto alle Fontane del Rio e il limitrofo lavatoio in pietra serena.
Svoltando a sinistra ci si immette nella vecchia strada che porta a Mercurio, insieme di case assai particolare e meritevole di visita. Tra l’altro lungo questa via, è possibile vedere l’Oratorio di Sant’Antonio Abate, ora in condizioni molto precarie, dal quale è stato estratto l’affresco custodito presso la Chiesa di Sant’Andrea a Piancaldoli.
Prima di entrare a Mercurio, sulla sinistra, vi è un piccolo sentiero di accesso alla sorgente di acqua sulfurea detta appunto di Mercurio, la cui acqua risulta molto leggera.
Una volta attraversato Mercurio, si prosegue verso la Villa delle Rose, e giunti sulla strada asfaltata, si volta a sinistra verso il Molin delle Rose; da qui si attraversa il fiume e si sale verso l’ultima sorgente solfurea, quella dall’acqua più ricca di zolfo, che scaturisce da una crepa in un’imponente roccia.
Da qui si torna indietro, alla Villa delle Rose ed eventualmente si sale ancora fino alla strada Provinciale, dove si trova un ampio parcheggio nel quale è possibile sostare automobili.